1996 – 2016: Vent’anni dalla fondazione della Pro Loco di Santa Croce sull’Arno

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Ci è parso opportuno, in occasione del ventesimo compleanno dell’Associazione, relazionare sul nostro operato e manifestare le nostre riflessioni su quello che pensiamo possa essere il ruolo della Pro Loco per il futuro.

 

PROMUOVERE E VALORIZZARE IL TERRITORIO

Quando nel 1996 nacque la Pro Loco a Santa Croce sull’Arno l’obiettivo era promuovere e valorizzare un territorio che fino a quel momento aveva l’immagine di un luogo sporco, inquinato, dove la principale attività lavorativa ricordava i paesi del terzo mondo.

Il lavoro da fare si preannunciava difficile, per far cambiare idea alle persone era indispensabile far conoscere i cambiamenti che c’erano stati negli anni ed ancora meglio poterglieli far vedere di persona. Ecco perché sui nostri primi depliants turistici figurava anche il nostro depuratore biologico, che oltre a considerarlo un vero monumento da visitare era in realtà lo strumento principale che consentiva il cambiamento.

Abbiamo dunque invitato e accolto nella nostra città persone provenienti da tutto il mondo, facendo visitare le nostre concerie, il nostro depuratore, e mettendo così in risalto la maestria dei nostri imprenditori, l’alta qualità del loro lavoro e dei loro prodotti, il rispetto del posto di lavoro e dei lavoratori e soprattutto la tutela dell’ambiente esterno che in passato veniva messa sotto accusa.

Innumerevoli e molto graditi i commenti e le riflessioni di tutti i nostri ospiti che hanno potuto toccare con mano l’impegno e la tenacia di una città vitale grazie al suo lavoro, viva grazie alle oltre 60 associazioni presenti, e adesso vivibile grazie all’impegno di amministratori e imprenditori che, oltre ai tanti servizi, oggi garantiscono il rispetto e la cura dell’ambiente.

Senza il timore di essere smentiti, riteniamo di poter offrire un’immagine migliore della nostra città e di tutto quello che in essa è possibile scoprire:

Il nostro Crocifisso ligneo da cui prendiamo il nome, opera d’arte esteticamente bellissima, sempre più visitato, di recente ha superato anche i confini europei, grazie ad una studiosa che con l’aiuto della Pro Loco lo ha incluso fra i crocifissi tunicati del Medioevo della Catalogna e d’ Europa in un suo lavoro di ricerca.

Il nostro Monastero e soprattutto la storia della nostra Santa Patrona, oggi più di prima, sono all’attenzione di storici e visitatori; la vetrage della facciata ne mostra un episodio del 1278 della sua vita, la Beata Cristiana in pellegrinaggio ad Assisi ha in visione la Madonna ed era l’8 Dicembre.

Dal 1280 all’interno del nostro Monastero si festeggia la data dell’8 Dicembre, che di fatto venne riconosciuta dalla Chiesa come festa dell’Immacolata Concezione alla fine del 1800.

Se a questa storia più conosciuta si aggiunge quella più nascosta, cioè la presenza nel territorio di un tratto originario della Via Francigena, la conferma del passaggio degli Etruschi grazie alla scoperta occasionale nel 2011 di un loro sito archeologico e l’ esistenza di corali della fine del 1300 ricchi di bellissime incisioni auree di proprietà della nostra Collegiata, ne deriva un’immagine storica più rappresentativa della nostra città e del nostro territorio.

Quest’anno, dopo venti anni di lavoro, ci riteniamo soddisfatti per i risultati ottenuti, ma come Pro Loco di una città in cui vivono popolazioni provenienti da ogni parte del mondo nostro compito diventa far conoscere loro tutto quello che abbiamo prima descritto e renderli partecipi di ciò che avviene e si realizza nella nostra città:

l’Amaretto Santacrocese, il Carnevale Santacrocese, il Torneo di Tennis Under 18 di gruppo 1, il Gran Premio di Ciclismo del Cuoio e delle Pelli, la storia della Pallavolo Lupi e della squadra di Calcio Cuoiopelli, la festa del Santo Patrono, la tradizionale festa di Primavera “del Guerrini”, la Fiera annuale, Santa’n Jazz, Concerto per la Santa Croce, Balocchi in Centro, Tutti al Centro, l’ Attività Teatrale, oltre alle innumerevoli iniziative che l’Amministrazione e privati organizzano durante l’anno.

Abbiamo dunque rispettato nel tempo due priorità: migliorare l’immagine del territorio agli occhi di chi lo aveva conosciuto prima e di chi non lo conosceva e far conoscere, a chi adesso vive a Santa Croce sull’Arno, la sua storia, le tradizioni, le abitudini, la quotidianità.

Abbiamo pensato quindi di concludere l’articolo con questa nostra riflessione:

“Conoscere è importante per conservare, custodire, proteggere, promuovere e amare tutto quello che ci circonda. Tutto ciò, a sua volta, è lo strumento che fa crescere senso di appartenenza e di comunità.“

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